7 idee per organizzare un evento ibrido efficace e interessante per il pubblico
Cerchi idee per organizzare un evento ibrido? Qui te ne diamo 7, per creare un’esperienza coinvolgente per il pubblico e che funzioni per la tua strategia!
L’evoluzione della tecnologia procede spedita, e chi non salta sul treno resta indietro.
Siamo abituati alle novità costanti per i dispositivi che usiamo tutti i giorni – smartphone, televisioni, computer, auto – ma in realtà l’innovazione digitale interessa ogni ambito, dalle segnaletiche stradali alla medicina.
Potevano gli eventi restare fuori da questo progresso? Ovviamente no!
Tant’è che oggi la tecnologia gioca un ruolo fondamentale in ogni fase dell’organizzazione del più piccolo spettacolo, concerto o convegno.
Da ogni nuovo device che compare sul mercato, il mondo degli eventi trae ispirazione e spunti per rinnovarsi continuamente.
Negli ultimi anni in particolare si è imposto il trend delle App. E infatti la maggior parte delle innovazioni hanno a che fare con gli smartphone, ma non solo: fanno capolino anche Intelligenza Artificiale e Realtà Virtuale, applicate in contesti concreti del mondo degli eventi.
Ecco i 6 trend eventi più importanti da tenere assolutamente in considerazione.
La crescita delle intelligenze artificiali, in grado di effettuare un sempre più accurato riconoscimento facciale, ha già dato una svolta alla tecnologia del mercato, ed è ufficialmente un trend eventi.
Le applicazioni pratiche di questa tecnologia vanno dalla sicurezza ai social.
Il primo contesto di applicazione possibile riguarda le operazioni di check-in e registrazione. I vantaggi si trovano soprattutto nello smaltimento rapido delle file ai check-in e nella maggiore sicurezza (non per nulla si tratta di una tecnologia usata già da tempo in aeroporti e casinò).
La seconda applicazione, più ovvia, riguarda le attività customizzate che sfruttano i social, al momento rappresentate principalmente dal foto-tagging.
Il tutto, bisogna tenerlo presente, è sempre accompagnato da un aggiornamento delle normative sulla privacy e il trattamento dei dati personali, a tutela degli utenti.
La traduzione simultanea via App è in giro da un po’, ma sta guadagnando terreno nel campo eventi.
I tempi sono maturi per una tecnologia sufficientemente affidabile, che possa offrire ai partecipanti un’esperienza positiva facendo risparmiare una bella cifra ai professionisti del settore.
La traduzione da remoto è una possibilità interessante da esplorare: cosa succederebbe se, invece di sostenere le spese per la presenza di traduttori all’evento, il pubblico si collegasse da remoto per usufruire di un servizio di traduzione simultanea utilizzabile direttamente dal proprio smartphone?
Le possibilità di crescita sono esponenziali (e pure il risparmio), considerati i tagli notevoli alle spese per la presenza dei traduttori e per le apparecchiature di traduzione, come le cuffie di buona qualità per tutti i partecipanti.
La traduzione in streaming richiede una buona connessione wi-fi, e naturalmente non è scontato che finisca per sostituire interamente la traduzione in presenza. Tuttavia i benefici sembrano sufficienti per favorirne la diffusione.
Lo sviluppo più probabile è che cominci a diffondersi a partire dagli eventi di dimensioni contenute, fino ad arrivare, in maniera capillare, anche agli eventi con standard di esecuzione più elevati, passando dagli eventi digitali come i webinar.
Se l’edizione di un evento riesce a essere migliore della precedente è anche grazie al feedback dei partecipanti. Senza feedback gli organizzatori non possono imparare, correggere gli errori meno evidenti e aggiustare il tiro.
Il pubblico però è sempre meno disposto a sacrificare del tempo per rispondere alle chiamate, e ha spesso poca voglia di riempire form cartacei (che sono anche uno spreco di carta e soldi, sia per la stampa che per l’inevitabile data entry manuale che segue).
La prassi è ormai un questionario via e-mail inviato post evento, che ha però poco appeal per i partecipanti. Il trucco per ottenere una maggior percentuale di risposta è rendere la raccolta dati semplice, veloce e interessante: per fortuna l’intelligenza artificiale ha fatto un bel po’ di passi avanti, e ha migliorato i chatbot – i bot per la live chat che forniscono risposte pertinenti e personalizzate agli utenti in maniera automatica e istantanea.
La rivoluzione di questo trend eventi sta proprio nella semplicità: la chat è la modalità di comunicazione più utilizzata da chiunque abbia uno smartphone, e un chatbot che sfrutti un’app già utilizzata dagli utenti richiede “quel passaggio in meno” che consente ai partecipanti di fare meno fatica, e di rispondere più agevolmente alle domande richieste.
Gli altri vantaggi dei chatbot?
Guardare un concerto, un videogame, la finale del campionato di calcio in compagnia degli amici sono solo alcuni dei più comuni momenti di aggregazione.
Assistere a questi eventi assieme agli amici ma mentre ognuno si trova a casa propria, è il trend degli ultimi anni, soprattutto nelle nuove generazioni cresciute a “pane e streaming”.
La condivisione rimane un valore fondamentale, anche grazie alle ultime nuove funzioni per vedere i video insieme, come se i partecipanti fossero tutti davanti allo stesso schermo. Stessa cosa può essere fatta per gli eventi.
Altrettanto fondamentale è la possibilità di offrire un’esperienza immersiva, ma immersiva davvero! Stiamo parlando della realtà virtuale, oggi maggiormente declinata nei video a 360°.
Creare esperienze su misura è l’eterna lotta degli organizzatori di eventi.
Ma come si crea un evento personalizzato quando a partecipare sono numeri massicci di persone? È qui che entra in campo la tecnologia.
Non tutte le piattaforme offrono ancora servizi di segmentazione avanzati, ma questa è la direzione verso cui sta andando sempre di più il mercato. Una segmentazione più accurata si traduce in una personalizzazione più precisa, che fa la differenza soprattutto nell’event marketing.
Creare landing page, sezioni del sito e comunicazione one-to-one tutte su misura è una sfida che si combatte a colpi di attenzione al dettaglio.
L’intero processo di organizzazione deve essere declinato in questo senso: che si tratti di app create ad hoc o di customizzazione di app esistenti, la cornice del messaggio deve essere curata quanto il suo contenuto.
Ad ogni audience dell’evento (partecipanti, sponsor, fornitori – persino lo staff) va dedicata una comunicazione che calzi a pennello. Per non parlare del contesto B2B, in cui l’immagine di brand deve sempre assecondare ogni elemento di comunicazione al pubblico.
Ultimo ma non meno importante: tutto ciò che abbiamo visto si basa sull’assunto che tutti – tutti – possiedano uno smartphone. In fondo nel mondo esistono più sim che persone!
Lo smartphone in effetti viene utilizzato continuamente, costantemente. E questo crea un problema: viviamo in una costante ansia da batteria scarica.
Quando si vedono tra i partecipanti ad un evento delle facce troppo agitate o in pena, di solito il motivo è uno: il livello di carica dello smartphone è sotto il 10%. Sia negli eventi business che in quelli di intrattenimento, una batteria scarica è un dramma.
È un problema che si può risolvere abilmente mettendo a disposizione dei punti di ricarica gratuiti, che per gli utenti saranno fonte di sollievo e gratitudine verso gli organizzatori.
Punti di ricarica smart, che richiedano un login tramite social per sbloccare l’armadietto e utilizzare gratuitamente il servizio. E che per gli sponsor e l’evento stesso diventano una miniera di dati marketing.
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